Allerta blackout in Italia
L’ondata di caldo che ha investito l’Italia nella seconda e terza settimana di luglio ha creato non pochi disagi, non solo alla popolazione ma anche e soprattutto sul fronte delle forniture energetiche, generando gravi disservizi a migliaia di famiglie che si sono ritrovate senza corrente.
Si è parlato di “allerta blackout” in tutta la penisola. A Roma, numerosi passeggeri sono rimasti bloccati dentro la metro per circa mezz’ora, senza aria condizionata e senza linea telefonica; a Milano, in un mese, si sono verificate circa 462 interruzioni, mentre a Napoli e Catania, le linee interrate sono andate in tilt a causa dell’asfalto arrivato a temperature elevatissime che ha danneggiato i cavi sotterranei, causando l’interruzione delle forniture a famiglie e negozi costretti a chiudere in anticipo.
La regione più colpita è stata la Sicilia con continue sospensioni su tutto il territorio regionale. Catania, ad esempio, si è trovata in una situazione talmente critica che il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha partecipato a un incontro in prefettura in cui è stata riservata particolare attenzione ai presidi ospedalieri, agli istituti carcerari e alle famiglie che vivono particolari disagi; sono stati allertati i servizi socio-assistenziali e sanitari per chiedere una maggiore dotazione di gruppi elettrogeni e, per evitare il ripetersi di tale situazione, l’Enel – società distributrice – provvederà ad investire nei prossimi due anni 412 milioni di euro del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per il potenziamento e l’adeguamento della rete elettrica.
L’emergenza energia elettrica dovuta al caldo riguardante tutto il Paese è conseguenza, in primis, del cambiamento climatico che è stato sottovalutato per troppi anni, ma anche di infrastrutture non adeguate al nuovo contesto.