Shopping on line a emissioni zero
Ordinare una pizza, comprare una borsa o una lampada, tutto dal divano di casa, con un clic. Oramai siamo abituati a questa comodità. Bene, ma c’è da considerare l’impatto ambientale del trasporto logistico nei centri abitati. Il traffico di furgoni, camion, ma anche semplicemente dei runner non aiuta la qualità dell’aria, a meno che non si ricorra all’utilizzo di mezzi di trasporto a emissioni zero.
In Europa, stanno sorgendo diverse aree con logistica urbana a impatto zero: lo studio “The pioneers of zero-emission logistics in European cities” della Clean Cities Campaign, registra la situazione di alcune aree in cui si incentivano le aziende non solo a utilizzare sempre più veicoli elettrici per la logistica, ma anche ad adottare misure per ridurre il numero di viaggi, e a spostare le operazioni su veicoli più piccoli, come le cargo bike.
Le direttive fondamentali sono:
- Evitare spedizioni non necessarie, ad esempio consegne di beni disponibili localmente; fornendo l’accesso locale a beni e servizi essenziali.
- Aumentare il successo delle prime consegne e utilizzare i punti di raccolta per le seconde chiamate
- Passare a veicoli più piccoli ed efficienti
- Elettrificare furgoni e camion
- Sviluppare infrastrutture di ricarica elettrica per i veicoli
Dal testo dello studio si evince che se si combinano misure locali, nazionali ed europee, la transizione verso una logistica urbana sostenibile e in generale, verso un trasporto a zero emissioni, avrà successo e genererà nuove opportunità per cittadini e imprese.