Auto elettriche: altre domande e risposte da conoscere.
Ancora dubbi sull’utilizzo dell’auto elettrica? Qui di seguito trovi le altre 5 risposte del nostro decalogo:
6) Davvero emettono meno CO2?
Secondo uno studio svolto oltreoceano, in fase di produzione, le elettriche ne emettono di più rispetto alle auto a benzina. Ma la comparazione si capovolge durante l’utilizzo. Quindi, considerando tutto il ciclo vita, mentre una vettura elettrica produce tra le 10 e le 23 tonnellate di CO₂ in base al mix energetico locale, un’auto con motore endotermico può arrivare a circa 82 tonnellate.
7) Sono sicure?
Sono vetture che godono di architetture di ultima generazione, basate sui migliori standard in termini di sicurezza, sia in relazione alla struttura elettronica, che ai dispositivi di assistenza alla guida. Inoltre, tutti gli elementi ad alta tensione e le batterie sono isolati elettricamente dalla carrozzeria e non è quindi possibile che vi sia un passaggio di corrente fra l’auto e l’ambiente circostante (neanche con l’acqua in caso di veicolo sommerso). Anche le colonnine da ricarica sono strutturate in maniera da assicurare la tenuta stagna in caso di getti d’acqua (quindi sicure anche durante un temporale).
8) Come vengono smaltite le vecchie batterie?
L’ordinamento dell’Unione Europea ne prevede il riciclo: la second life avviene tramite applicazioni a supporto di reti elettriche e fonti rinnovabili, per poi passare al riciclo totale dei materiali che le compongono.
9) Impattano meno sulla qualità dell’aria?
Sono vetture che possono contare sulla cosiddetta frenata rigenerativa, che rallenta cioè il veicolo attraverso l’effetto del freno motore, minimizzando l’usura dei freni e riducendo conseguentemente l’emissione del particolato non connesso ai gas di scarico.
10) Sono idonee anche per i lunghi viaggi?
Circa terzo delle aree di servizio autostradali italiane è già dotato di infrastrutture per la ricarica, il che consente di viaggiare lungo tutta la Penisola con qualsiasi auto elettrica media, considerando anche le colonnine presenti in prossimità dei caselli. La situazione peraltro è destinata a migliorare ulteriormente, con il via libera al nuovo regolamento AFIR che dispone entro il 2025 la presenza di infrastrutture di ricarica ad alta potenza almeno ogni 60 km.
Ilaria Fusco