Bambini e Ambiente

Published On: 6 Settembre 2023Categories: News

Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia ha, per la prima volta, affermato esplicitamente il diritto dei bambini a un ambiente pulito, sano e sostenibile, indicando gli obblighi degli Stati membri ai sensi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. La Convenzione, creata nel 1989 e riconosciuta da 196 Stati, descrive i diritti universali dei bambini, come il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo e il diritto alla salute. Il Commento generale fornisce una guida legale su ciò che questi diritti implicano per un argomento o un’area legislativa specifica.

Ora è stato pubblicato il “Commento generale n. 26 sui diritti dei bambini e l’ambiente, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici” che affronta esplicitamente l’emergenza climatica, il crollo della biodiversità e l’inquinamento dilagante, delineando contromisure per proteggere la vita e le prospettive di vita dei bambini.

Il Commento generale n. 26 specifica che «Gli Stati sono responsabili non solo della protezione dei diritti dei bambini dai danni immediati, ma anche delle prevedibili violazioni dei loro diritti in futuro, dovute agli atti – o alla mancata azione – degli Stati di oggi. Inoltre, sottolinea che gli Stati possono essere ritenuti responsabili non solo per i danni ambientali che si verificano all’interno dei loro confini, ma anche per gli impatti dannosi dei danni ambientali e dei cambiamenti climatici al di fuori dei loro confini. Particolare attenzione deve essere prestata ai danni sproporzionati subiti dai bambini in situazioni svantaggiate».

I 196 Stati che hanno ratificato la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono invitati ad intraprendere azioni immediate: organizzare l’eliminazione graduale di carbone, petrolio e gas naturale e il passaggio a fonti di energia rinnovabili, migliorare la qualità dell’aria e garantire l’accesso all’acqua potabile, trasformare l’agricoltura e la pesca industriali per produrre cibo sano e sostenibile e proteggere la biodiversità.

Secondo la nuova guida, anche i bambini vanno preparati all’azione, alla difesa e alla protezione dai danni ambientali.

Secondo Joshua Hofert, Direttore esecutivo di Terre des Hommes Germania, i bambini che sono i meno responsabili della crisi climatica, sono quelli che patiscono maggiormente le sue conseguenze: ogni anno 1,7 milioni di bambini sotto i cinque anni perdono la vita a causa di danni ambientali evitabili.

Il Commento generale n. 26 è una prima mossa per cercare di cambiare questa situazione; periodicamente, gli Stati dovranno riferire al Comitato delle Nazioni Unite i progressi messi in atto in base alla nuova linea guida.